Andrea non nasce in vigna e nemmeno cresce in cantina ma in un quartiere popolare della capitale. I suoi pomeriggi di undicenne trascorrono giocando a battimuro e a “struscio” con i doppioni delle figurine dei Calciatori Panini. Il padre compra il vino direttamente dal consorzio dietro casa oppure per corrispondenza.
Dopo la laurea in Economia, per quasi 20 anni fa il consulente e il manager in diverse multinazionali del settore informatico. Gira in lungo e in largo l’Europa e qualche altro continente. Il lavoro gli dà tanto ma non lo fa sentire più completamente soddisfatto. Così, dopo alcune riflessioni, decide di iniziare una nuova fase della sua vita: la 4.0! Al primo posto della sua “wishlist” c’è una parola di quattro lettere: “VINO”. Si diploma con la FIS e ora segue un Master Executive sul vino, per continuare ad imparare. Non perde occasione per degustare e scrivere. E siamo solo all’inizio.
IL TAZZELENGHE: IL TAGLIO DELLA LINGUA COME PROVA DI IDENTITA’? In questi mesi, scrivendo articoli sui nostri autoctoni “minori”, mi sono spesso imbattuto in situazioni analoghe a questa che vi racconto oggi: salvataggi in extremis, pochissimi ettari dedicati, uno sparuto ma determinato gruppetto di produttori ostinati a cui dedicare, non dico uno stadio, ma almeno…
Romana di Roma ma con origini nella mediterranea Sicilia che in tema di mangiare e bere bene, non trova davvero eguali nel mondo. Piacevolmemente aggrappata alle tradizioni gastronomiche nostrane, ammette che da ragazza quando “bigiava” la scuola restava a casa a cucinare. Alle superiori era sempre lei che, nelle serate in comitiva, si dilettava a…
FUMIN: UN SAPORE ANTICO ALL’OMBRA DEI GIGANTI ALPINI L’ultima volta che ho affrontato il Monte Rosa era il 1993, ricordo bene quel giorno di luglio anche perché era il primo anniversario della morte del giudice Paolo Borsellino. Per me quell’ascesa rappresentava il terzo asso di un poker alpino (dopo Cervino e Gran Paradiso) a cui…
Prosegue la nostra inchiesta sulla ristorazione Roma e il suo rapporto (di amore e di odio) con i vini del Lazio. Riprendiamo dunque analizzando il pensiero di chi ha scelto di offrire i vini del territorio, ma lo fa in modo ancora “timido”, di chi si è riproposto di concedere più spazio in futuro e…
Cinque lettere, che a leggerle così potrebbero suonare come un imperativo in “prima persona”, una coniugazione iussiva che vuole sancire la chiara e ferrea volontà di venire al mondo. Un destino, un karma per questo vitigno sull’orlo dell’oblio (e dell’estinzione) che con pazienza e tenacia (tipica della natura e delle persone di questa meravigliosa isola)…
Il suo nome deriva dall’espressione dialettale siciliana “u carricanti”, che sottolinea l’abbondante produzione di questo vitigno, capace di riempire i carri d’uva e che fu scelto e selezionato centinaia di anni fa dai contadini, proprio per le sue caratteristiche resilienti e produttive che garantivano un ottimo risultato. Il suo areale di elezione è costituito dai…
Quando Alessandro Rossi mi ha proposto il nome di questa rubrica, mi è piaciuto molto perché rendeva perfettamente l’idea che avevo in testa: dare il nostro contributo alla valorizzazione di questo esercito silenzioso, gli autoctoni “minori” figli legittimi della nostra Italia. Abbiamo giocato con l’aggettivo “minori” perché questi vitigni sono meno conosciuti e poco diffusi…
“Figli di un vitigno minore” fa tappa oggi nel Lazio e precisamente a Cori, 45 km a sud di Roma a ridosso delle pendici dei Monti Lepini, nella provincia di Latina. Nero Buono, infatti, vuol dire Cori da sempre! Questo autoctono laziale dalle origini sconosciute, a torto considerato un vitigno “minore” e quindi spesso dimenticato, è…
I Fine Wines Prima di addentrarci alla scoperta dei Fine Wines Clubs, occorre intenderci su cosa siano i “fine wines”. D’istinto verrebbe da descriverli come quei vini costosissimi, con prezzi in euro dalle 3 cifre in poi. Questo è senz’altro vero…almeno in parte! Così come è vero che il peso del valore economico di un…
Questo breve viaggio alla scoperta degli autoctoni “minori” della nostra penisola inizia dalla provincia di Caserta. Siamo in Terra di Lavoro, da sempre considerata una zona ad altissima vocazione viticola specie per vitigni come l’Aglianico ed il Piedirosso. Da una ventina di anni però, in un gruppetto di comuni situati a nord di Caserta, non…