Si innamora del vino quando aveva 17 anni perché sapeva di legno.
Diventa sommelier professionista in tre anni e inizia a viaggiare per capirci di più.
Apre due enoteche “Il Battello Ebbro”, una a Bertinoro e una a Forlì.
Ora è padre di Leonardo e amante della musica “ma quella vera”, ricava molta soddisfazione dal vivere in Hotel dove si sente a casa.
Viaggiatore instancabile, adora il cinema e le biografie perché “c’è da apprendere da tutti, sopratutto dagli errori”.
Spigoloso quanto basta e dal carattere non facile, crede in un processo di comunicazione differente per il mondo del vino e studia proprio per questo.
Wine Manager e comunicatore, intenditore di vino, amante della cucina e bon vivant. Vanta numerose pubblicazioni, collaborazioni e libri all’interno del mondo del vino e del cibo.
Collaboratore della Madia Travelfood, uno responsabili del progetto vino Partesa oltre che ideatore del premio “Dire, fare, sognare” e del format audio “Deep Red Stories”.
Quando Alessandro Rossi mi ha proposto il nome di questa rubrica, mi è piaciuto molto perché rendeva perfettamente l’idea che avevo in testa: dare il nostro contributo alla valorizzazione di questo esercito silenzioso, gli autoctoni “minori” figli legittimi della nostra Italia. Abbiamo giocato con l’aggettivo “minori” perché questi vitigni sono meno conosciuti e poco diffusi…
Il titolo giusto per questa storia potrebbe essere semplicemente: ascesa e declino dei vini dei Castelli. In realtà sarebbe una banalizzazione fuorviante. La cronaca dei vini dei castelli è ben più articolata, potrebbe essere la trama di una soap opera stile anni ‘80 che si trascina tra colpi di scena, momenti di gloria, boicottaggi, intrighi…
Caro tappo, Se ti chiamo così sicuramente sto parlando di te, o Sughero! Con il tuo fascino, tra mito e romanticismo, con la tua piacevolezza tattile del materiale con cui sei fatto, eserciti ancora un forte ascendente sul consumatore nel cui immaginario sei tradizionalmente associato al vino di qualità, mentre altre tue tipologie deprimono immediatamente…
Alla ricerca dei tesori enologici del Garda tra borghi medioevali e porticcioli, alte scogliere, rigogliosi boschi e dolci colline baciate dal sole dove sorgono vigneti e uliveti che vedono e sentono il lago più grande d’Italia. Il lago di Garda o Benaco (dal latino Benacus) è di origine glaciale, circondato dalle Alpi a Nord e…
Ci sono delle famiglie grandi, numerose, casiniste, rumorose e chiacchierone. Come quella del moscato, vitigno aromatico per eccellenza e appartenente ad una delle più grandi famiglie. Infatti, questa comprende oltre 200 vitigni appartenenti alla specie Vitis vinifera – la specie in assoluto più importante per le caratteristiche qualitative dei suoi frutti – che sono stati…
L’insegnamento della storia e della cultura del vino già dalla scuola dell’obbligo è stato oggetto di dibattito all’attenzione del governo durante innumerevoli legislature. Anni fa ci fu il celebre tentativo del Sen. Dario Stefàno, recentemente se ne è nuovamente occupato l’On.Brunetta. Molti nomi illustri del settore vino la vivono da sempre come una vera e…
Quando si parla del connubio vitigni internazionali e Toscana quello che subito balza alla mente è il Sassicaia, o in generale Bolgheri, per non parlare dei cosiddetti Super Tuscan, una serie di eccellenze e fiori all’occhiello dell’enologia italiana che agli occhi di tutti hanno rivoluzionato il mondo del vino degli anni ’60/’70. In realtà la…
Il carattere minerale oggi è ricercatissimo ed è un descrittore da pochi anni apparso nel mondo del vino. La mineralità nel vino benché sia un termine ormai abusato e riconosciuto tra i principali sentori moderni della degustazione non trova un riscontro scientifico concreto tale da spiegarne l’origine. Nessuno in passato ha mai utilizzato questo descrittore.…
Siamo in Umbria, nel cuore verde dello stivale, in un paesino di 5.500 anime nella provincia di Perugia: Montefalco. Un piccolo borgo che ha visto la sua rinascita economica e territoriale grazie ad uno dei vini rossi più conosciuti ed apprezzati, sia nel continente che nel resto del mondo: il Sagrantino. La storia del vitigno…
Lo sai che? Il Metodo Ancestrale Il metodo ancestrale viene anche chiamato Pet Nat in francese o Gaillacoise. Gaillac è un comune nel sud est della Francia dove viene prodotto un celebre vino da metodo ancestrale con vitigni caratteristici (Mauzac bianco e rosso) e generalmente con residuo zuccherino avvertibile. Recentemente è tornato alla ribalta e…