Si innamora del vino quando aveva 17 anni perché sapeva di legno.
Diventa sommelier professionista in tre anni e inizia a viaggiare per capirci di più.
Apre due enoteche “Il Battello Ebbro”, una a Bertinoro e una a Forlì.
Ora è padre di Leonardo e amante della musica “ma quella vera”, ricava molta soddisfazione dal vivere in Hotel dove si sente a casa.
Viaggiatore instancabile, adora il cinema e le biografie perché “c’è da apprendere da tutti, sopratutto dagli errori”.
Spigoloso quanto basta e dal carattere non facile, crede in un processo di comunicazione differente per il mondo del vino e studia proprio per questo.
Wine Manager e comunicatore, intenditore di vino, amante della cucina e bon vivant. Vanta numerose pubblicazioni, collaborazioni e libri all’interno del mondo del vino e del cibo.
Collaboratore della Madia Travelfood, uno responsabili del progetto vino Partesa oltre che ideatore del premio “Dire, fare, sognare” e del format audio “Deep Red Stories”.
Facendo un breve excursus storico, il termine Chianti fu rinvenuto per la prima volta in una pergamena risalente al 790. Già nel basso Medioevo sulla scia degli insegnamenti dei monaci, famiglie i cui nomi sarebbero rimasti celebri a lungo, come i Ricasoli e gli Antinori dettero inizio alla propria produzione vinicola. Da bevanda di lusso,…
“Conservazione e bicchieri determinano come minimo il 50% di una buona bevuta” Sareste realmente disposti a girare su una vecchia Prinz – la piccola autovettura prodotta dalla casa automobilistica tedesca NSU dal 1958 al 1973 – arrugginita in mezzo alla nuova Milano da bere? Forse sì o forse no, meno impegnativo se il vostro…
La vite è una delle piante più esigenti nei confronti delle condizioni climatiche perché teme il caldo eccessivo, ma anche il freddo e l’umidità. Questi ultimi infatti agiscono creando un ambiente ideale per le muffe che danneggiano le uve, ma se l’umidità è scarsa e il caldo eccessivo, le foglie chiudono i loro pori (stomi),…
Az. Agr. Cinquecampi di Vanni Nizzoli “Se non lo conoscete, ditelo a bassa voce, perché il lavoro di Vanni è un’istituzione nella “provincia lambrusca”! La produzione proviene da un appezzamento di 5 ha situazione a Puianello, zona pedecollinare dell’Appennino reggiano e un piccolo cru di 1 ha a Ventoso di Scandiamo (a 200 m. sul…
Ed eccoci al Nobile, quello vero, quello di Montepulciano. Il Nobile di Montepulciano ha una storia antichissima, così come quella del paese in cui è stato fondato. Le origini del vino a Montepulciano risalgono secondo uno scritto al 789 dove il chierico Arnipert offre alla chiesa di San Silvestro o di San Salvatore a Lanciniano…
Arriva il bel tempo e già si respira aria di vacanze, quindi in alto i calici e un benvenuto in Romagna: terra di ospitalità, cultura e tradizione enogastronomica, dove il vino che nasce nel territorio diventa protagonista di aperitivi, pranzi e cene. Se il vino bianco è il protagonista dei brindisi estivi insieme alle bollicine,…
Il comparto vino è un mondo vasto, complesso, complicato e difficilmente estraibile dal contenitore che lo raccoglie. Spesso perdiamo il controllo e non diamo il giusto valore alle nuove leve, alle nuove generazioni, quelle che devono essere in grado di far compiere il definitivo salto di qualità utile e necessario per annoverare la nostra Italia…
Partiamo da questo presupposto: non tutti i vini nascono per invecchiare e non tutti i vini invecchiano bene. Se andiamo ancora più in profondità, neanche tutti i vitigni possono invecchiare: solo alcuni sono in grado di dare il meglio nelle curve del tempo. Rimbaud scriveva nelle sue lettere a Georges Izambard: “Tanto peggio per il legno…
Il futuro poggia sempre sulle basi del passato, su questo non vi sono dubbi. Nell’immaginario popolare agreste i nostri vecchi avevano (quasi) sempre ragione. Se consideriamo ciò un assioma (un po’ azzardato) possiamo riconoscere che in campo agronomico questa può essere in qualche modo una verità. In enologia starei leggermente più cauto ma è indubbio…
Siamo nel 1982, è un’annata molto controversa a Bordeaux. Oggi quella vendemmia è considerata superba, contrariamente alle opinioni di molti critici che la definirono acida e matura troppo precipitosamente. Solo un critico, addirittura americano, scrive tutto il bene possibile tra lo stupore generale dei colleghi che ovviamente la pensano diversamente. Il suo nome è Robert…