Bianco intrigante, ultima tappa del nostro viaggio alla scoperta del Garda. I vigneti della Lugana abbracciano a Sud il nostro lago regalandoci emozionanti e complessi vini bianchi con sorprendente potenziale evolutivo.
“.. perché hanno, sul lago (pare impossibile), anche un vinetto bianco ch’è un po’ traditorello il furbetto” Giosuè Carducci – Lettera a Severino Ferrari (Desenzano del Garda, 8 luglio 1882)
Nella zona meridionale del Lago di Garda le colline moreniche si fanno più dolci fino a digradare nella Pianura Padana. Proprio qui, tra i comuni di Desenzano del Garda, Lonato, Sirmione, Pozzolengo e Peschiera del Garda, si estende la Lugana, il cui nome deriva da Selva Lucana, un’antica foresta e palude che si estendeva in questa zona e venne bonificata a partire dal XV secolo. Il terreno è ricco di crete e argille ma non disposte in maniera uniforme in quanto si alternano a parcelle e zone dove è prevalente la composizione calcarea e sabbiosa. Il clima è sempre sub-mediterraneo, esposto direttamente alle brezze del lago ma con influenze continentali specialmente in estate.
Il vitigno protagonista è il sorprendente trebbiano di Lugana o turbiana, detto anche trebbiano di Soave, a dimostrazione del fatto di come sia stata contesa l’origine e la “proprietà” del vitigno; recenti studi dimostrano che la turbiana è un clone del trebbiano di Soave oltre al fatto che questo vitigno sia strettamente imparentato con il verdicchio diffuso nelle Marche. Il trebbiano di Lugana presenta una maturazione medio-tardiva e qui si esprime in vini bianchi dai sentori di mela golden, mandarino e anice, ottima acidità e buona sapidità. La particolare conformazione argillosa del terreno conferisce a questo vitigno le particolari note fumé, talvolta quasi ammandorlate, che si accentuano maggiormente con l’evoluzione.
Il Lugana DOC prevede anche la versione Superiore, sottoposta all’affinamento minimo di un anno e caratterizzata da un gusto più morbido, e la versione Riserva, che prevede un affinamento minimo di due anni e presenta un gusto più complesso, più sapido e più persistente. È presente anche la preziosa Vendemmia Tardiva che ci regala un vino dai sentori di frutta candita e confettura di mele, strutturato e intenso, ma caratterizzato da una facile beva. Il trebbiano di Lugana dimostra la sua versatilità e il suo potenziale anche nella versione Spumante, la cui produzione è ammessa sia tramite Metodo Charmat, per un risultato più facile, fresco e immediato, che tramite Metodo Classico per un prodotto più intenso, fine e propenso all’evoluzione.
Lugana DOC “Orestilla” 2017 – Montonale
Giallo dorato brillante, all’olfatto è avvolgente, caratterizzato da note di pesca gialla matura e confettura d’arancia, seguite da foglia di tè verde, fiori di oleandro e mandorle tostate. Al gusto è un assaggio morbido e caldo, ma perfettamente bilanciato da sapidità e freschezza sul finale; intenso e persistente, rivela una grande armonia. 95/100
Lugana DOC “Riserva del Lupo” 2016 – Ca’ Lojera
Giallo paglierino con riflessi dorati, all’olfatto è fine, evidenziando un bouquet di pompelmo, ananas, ginestra e anice, integrati perfettamente con note minerali. Al gusto è avvolgente, fresco e molto sapido; equilibrato e di buona struttura per un risultato di finezza. 93/100