Caro tappo,
Se ti chiamo così sicuramente sto parlando di te, o Sughero!
Con il tuo fascino, tra mito e romanticismo, con la tua piacevolezza tattile del materiale con cui sei fatto, eserciti ancora un forte ascendente sul consumatore nel cui immaginario sei tradizionalmente associato al vino di qualità, mentre altre tue tipologie deprimono immediatamente le aspettative.
Non solo il fascino della tradizione ma anche l’elasticità – leggerezza – impermeabilità e per questo usarti è fondamentale per la conservazione di prodotti a lunga maturazione o per vini che non possono permettersi di perdere gas – spumanti per primi – altrimenti che festa sarebbe?!
In questo mondo non sei da solo, siete in quattro fratelli ognuno con il proprio caratterino:
- Tu Monopezzo: fai quello tutto d’un pezzo, il migliore e più costoso;
- Agglomerato, detto anche Tecnico: vuole essere te, sei il suo fratello maggiore, ma ricavato da pezzi di sughero troppo piccoli per realizzare un tappo monopezzo e assemblati in vari modi.
- Agglomerato con rondelle o Mister bolla: dove c’è lui di sicuro si fa festa!
- Incapsulato – per gli amici chiamato T: adatto per l’operazione togli e ritappa.
I vostri genitori, le sugherete, continuano a vivere in Portogallo, per le condizioni climatiche migliori, e sono molto longevi con una vita media di 170 anni. Mentre voi ragazzi/tappi siete in ogni angolo più remoto di questa terra.
Ma la tua supremazia indiscussa è oggi, oh Sughero, messa in discussione non solo dall’abbondanza delle alternative, dalla varietà dei canali di distribuzione e dalla molteplicità dei modelli di consumo del vino ma soprattutto dalla scarsità dell’attuale popolazione mondiale di figure genitoriali – sughere (Quercus Suger L.) in relazione alla crescente domanda dovuta all’incremento della produzione mondiale di vino. La prima conseguenza del gap tra domanda e offerta è stato l’inevitabile aumento del tuo prezzo che ha spinto il mondo del vino a considerare con più attenzione soluzioni alternative.
Certo, ma il tuo fascino….
I tuoi rivali nel tempo sono diventati svariati. Infatti, come chiusure alternative troviamo:
– Sintetico: il più diffuso. Fino a pochissimo tempo fa utilizzato esclusivamente per vini destinati a essere consumati nell’arco di un anno, massimo 18-24 mesi, dalla data di imbottigliamento. Il problema di Sintetico era infatti rappresentato dalla scarsa tenuta all’ossigeno nel momento in cui perdeva elasticità. I materiali e le cellulazioni sono tuttavia stati enormemente migliorati e oggi non solo vengono garantite tenute per più anni ma vengono forniti tappi a porosità variabile.
– Vite, detto Signor Giravolta: scarsamente diffusa in Italia, molto apprezzata e utilizzata in Australia e Nuova Zelanda. Tendenzialmente ermetica, ma in realtà giocando sui materiali con cui viene prodotta la guarnizione interna (liner) si possono anche in questo caso avere porosità controllate. Ideale per i vini bianchi con lenta evoluzione.
– Vetro: Il signor eleganza fatta tappo. Il meno diffuso, attualmente utilizzato soprattutto in Germania e in Italia da poche aziende. Questa chiusura non consente scambi gassosi con l’esterno. Apprezzato per la pressoché totale riciclabilità. L’unico difetto pare essere il costo, non bassissimo.
– Corona: Acerrimo nemico di Mister Bolla. Infatti, identifica spesso la categoria dei vini rifermentati in bottiglia, oltre ad essere utilizzati nella produzione degli spumanti metodo classico: dopo l’aggiunta del “liqueur de tiragee” le bottiglie sono chiuse con il tappo a corona e la bidule.
Lo so lo so, tu sei conosciuto già dal 700, la tua storia è leggenda. Non dimentichiamoci però che sei materia ‘viva’ e quindi non sei infinito. Per non parlare del rischio che ogni tanto fai correre, tra muffe e funghi. Di sicuro offri la possibilità del passaggio di piccole particelle di ossigeno, che migliorano il vino nel corso dell’invecchiamento in bottiglia, mentre diciamo che i tuoi rivali restituiscono in maniera uguale, ciò che si è messo all’interno della bottiglia, senza alterarlo, ne migliorarlo.
Ma tranquillo, non hai da temere, specie in periodo di feste, visto che di stima a fare il botto saranno almeno 70 milioni di bottiglie. Non dimentichiamo anche le bottiglie che vogliono fare e faranno la storia.
Si, la farete insieme, mano nella mano, lungo il cammino lento dello scorrere inesorabile del tempo.