Lo sai che? Il Metodo Ancestrale
Il metodo ancestrale viene anche chiamato Pet Nat in francese o Gaillacoise. Gaillac è un comune nel sud est della Francia dove viene prodotto un celebre vino da metodo ancestrale con vitigni caratteristici (Mauzac bianco e rosso) e generalmente con residuo zuccherino avvertibile.
Recentemente è tornato alla ribalta e c’è molta presenza di prodotti elaborati con questo metodo anche sul mercato italiano, ma l’origine del metodo sarebbe ancora più antica rispetto al metodo champenoise in quanto è un metodo rustico che può essere implementato senza l’impiego di tecnologie all’avanguardia.
Il procedimento avviene imbottigliando il vino base per la spumantizzazione prima che abbia completato la fermentazione alcolica. Esattamente al contrario del metodo tradizionale che prevede l’innesco della seconda fermentazione in bottiglia rigorosamente dopo che la prima fermentazione sia stata portata a termine.
La pressatura delle uve deve essere particolarmente soffice per preservare i lieviti presenti sulla buccia e l’uva deve avere una buona concentrazione di zuccheri di partenza per portare a termine il processo.
Il sistema non prevede aggiunta di liquer de tirage. Solo gli zuccheri presenti nell’uva sono responsabili del procedimento di fermentazione e di presa di spuma.
Il metodo Pet Nat non consente molto controllo sulla qualità e stabilità del vino. Anticamente la seconda fermentazione partiva spontaneamente in Primavera con l’innalzamento delle temperature.
Al giorno d’oggi con la gestione delle temperature si è arrivati ad un controllo della qualità notevole, orientato alla produzione di un prodotto affidabile e costante.
Il risultato del metodo ancestrale è generalmente un vino torbido (nonostante la possibile leggera filtrazione prima dell’imbottigliamento a discrezione del produttore) con bollicine piuttosto morbide e meno eleganti rispetto al metodo classico.