L’azienda Falesco nasce nel 1979 da un’idea dei due fratelli Renzo e Riccardo Cotarella, nel territorio dell’Alto Lazio, più precisamente a Montefiascone. La loro idea è sempre stata quella di cercare di recuperare gli antichi vitigni della zona dei quali si era persa, o almeno lasciata in disparte, la produzione vinicola del luogo. Dopo dieci anni di sperimentazioni, nel 1989, nasce il Poggio dei Gelsi (oggi Est! Est! Est! Classico di Montefiascone DOP) – un’etichetta diventata storica per l’azienda, creata da un blend di uve Roscetto, Trebbiano e Malvasia nella zona appunto della Tuscia – che rappresenta le origini della cantina dei Fratelli Cotarella.
Gli studi approfonditi fatti sul territorio, la cura e la dedizione per il proprio lavoro, portano nel 1993 (dopo che dal 1990 le attenzioni si erano rivolte ad un particolare clone di Merlot), a dare vita al Montiano. Prodotto da sole uve Merlot, fin da subito ha dimostrato il suo carattere diventando uno dei rossi più innovativi e importanti nel panorama vitivinicolo italiano.
Il successo fu pressoché immediato. Le potenzialità erano state chiare e riconosciute fin da subito, tantoché nel 1994, Robert Parker – il critico enologico più influente nel panorama mondiale – lo consacrò con i migliori riconoscimenti elevandolo, se possibile fare il paragone, ai più grandi Merlot del mondo, ovvero quelli francesi della zona di Pomerol.
Inizialmente prese piede in maniera esponenziale soprattutto nel territorio statunitense, grazie appunto ai punteggi di Parker, ma la versione del 1995 consacrò l’imminente successo convincendo definitivamente anche la critica italiana e divenne immediatamente un’etichetta imperdibile anche in Italia.
Oggi più che mai, è il vessillo dell’azienda Falesco, un vino proveniente da 35 ettari di vigneti nelle zone di Montefiascone e Castiglione in Taverina, facente parte della denominazione Rosso Lazio IGP e allevato su un terreno vulcanico ricco di scheletro.
L’origine del sottosuolo di questa zona è dovuta alla catena collinare dei Monti Volsini, responsabili anche della formazione del Lago di Bolsena. Situato nelle immediate vicinanze e formatosi oltre 300 mila anni fa in seguito al collasso calderico di alcuni vulcani, questi hanno dato vita al lago di origine vulcanica più grande d’Europa.
I vigneti sono ad un’altezza media di circa 300 metri sul livello del mare, allevati a cordone speronato e con un’età media delle viti di 15 anni. La vendemmia avviene all’incirca la prima decade del mese di settembre; la vinificazione vede una macerazione sulle bucce di circa 15 giorni con numerose follature al fine di ottenere un ampio ed equilibrato corredo polifenolico. La fermentazione alcolica si compie in acciaio a temperatura controllata, dopodiché si procede con quella malolattica, che è svolta esclusivamente in legno. Invecchia successivamente per circa 12 mesi in barriques di Allier di Tronçais nuove.
L’azienda Falesco dal 1993 ha rinunciato una sola volta alla produzione del Montiano, nel 2002, un’annata difficile essendo stata molto piovosa. I fratelli Cotarella hanno ritenuto opportuno non farlo uscire in commercio per non intaccare la qualità del prodotto.
La gestione della cantina è passata nel 2016 dalla conduzione di Renzo – amministratore delegato del Castello della Sala della famiglia Antinori – e di Riccardo Cotarella – presidente di Assoenologi e consulente di fama internazionale – alle rispettive figlie Dominga, Marta ed Enrica, che con spirito e passione che i propri padri gli hanno trasmesso, conducono in maniera egregia la stessa.
Ci troviamo di fronte ad una famiglia avanguardista del settore e fonte di ispirazione per molte aziende, che ha rivalorizzato in maniera sensazionale un territorio che era stato inspiegabilmente screditato per quanto riguarda la viticultura.