L’Azienda Miani sorge in Friuli Venezia Giulia, esattamente a Buttrio, una delle zone più vocate per la viticultura. Si estende tra le colline dei Colli Orientali del Friuli per venti ettari suddivisi fra Buttrio, Rosazzo e Corno di Rosazzo, ad un’altezza media che varia tra i 150 e 300 metri sul livello del mare. Il terreno è particolarmente predisposto per la viticultura, composto da marne, o più precisamente “ponca friulana”.
Le uve coltivate sono: Friulano, Chardonnay, Ribolla Gialla e Sauvignon, per i vitigni a bacca bianca; per quelli rossi, invece: Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon tra gli internazionali, e per ultimo, ma non per importanza, l’autoctono Refosco dal Peduncolo rosso. Tutte le varie tipologie di vitigni sono allevate a Guyot.
Pur essendo il Friuli considerata la terra per la miglior produzione di uve a bacca bianca, uno dei più noti vini di Miani è appunto il Refosco dal Peduncolo rosso; un vitigno storico che affonda le proprie radici nell’antichità, tanto che sono stati ritrovati degli scritti risalenti al primo secolo dopo Cristo – di Plinio il Vecchio – che elogia il vitigno per la qualità del vino prodotto. È un’uva austera che richiede un’ottima cura in vigna prima e del tempo di affinamento in legno poi, per far sì che diventi ancor di più un grande vino rosso.
Logicamente, essendo appunto in una delle zone più vocate per i vini bianchi, l’azienda Miani ha delle grandi eccellenze in questa tipologia. Tutti i vitigni, e le uve dell’azienda sono vinificate separatamente dall’annata 2000, creando così una singola e propria identità che, con il passare degli anni, hanno trovato un equilibrio perfetto nei vini prodotti.
L’azienda è gestita da un autentico “cultore della pianta”, un uomo che, dalla fine degli anni ‘80 ha dedicato la sua vita allo studio, alla cura, al perfezionamento delle viti, e conseguentemente anche allo sviluppo continuo del proprio vino: Enzo Pontoni. Per chi ha avuto il piacere di conoscerlo, è definito come una persona molto riservata e altrettanto riflessiva, con una passione smisurata per la terra, ma soprattutto per la vite, conferitagli dal nonno materno.
Quello che vuole Enzo per i suoi vini, è riuscire ad esprimere delle sensazioni uniche date anche dall’egregio terroir in cui l’azienda si trova – quello dei Colli Orientali – che è rappresentato da un vero e proprio grand cru: il villaggio di Buttrio.
L’azienda produce circa 12.000 bottiglie annue che, pur gestendo i 20 ettari vitati, fanno ben capire la cura e la ricercatezza che il proprietario impone nella sua cantina. Questa appunto è una peculiarità dei vini di Miani; oltre alla vinificazione separata di ogni singola vigna, le rese bassissime.
L’obiettivo è cercare di estrarre ogni minima caratteristica, sia dal vitigno, che appunto dal terroir. Un’altra unicità è la vinificazione e l’affinamento in legno sia per i vini bianchi che per quelli rossi, con l’uso esclusivo di barrique e tonneaux francesi, per esaltare ancor di più e cercare di riportare in bottiglia il vero sapore del frutto, escludendo così totalmente l’uso dell’acciaio in qualsiasi lavorazione.
L’amore e la passione che Enzo Pontoni dedica al proprio lavoro e ai suoi vini, si trasmettono ad essi con un carattere unico e specifico, che aggiunti ad una personalità esclusiva, raggiungono una grande longevità e un altissimo livello qualitativo.
Appunto per questo, le sue etichette sono diventate un vero e proprio cult sia all’estero che logicamente in Italia, rendendole tra le più ricercate e volte difficili da reperire data la sua grande richiesta. Vantano grandi riconoscimenti della critica enologica italiana e mondiale, frutto di passione, dedizione e vera arte nella dedizione vitivinicola.