Perché lo Chardonnay è il vitigno a bacca bianca più famoso e più apprezzato nel mondo? Dove risiedono la sua eleganza, la sua versatilità e il suo potenziale? Caldo e freddo, argilla e marna, legno e acciaio, tradizione e modernità, identità e ispirazione, da Chablis alla California, dalla Côte d’Or all’Australia, passando per la Champagne; lo Chardonnay è tutto questo? Scopriamolo insieme.
Il termine Chardonnay deriva molto probabilmente dall’omonimo paese situato nel Maconnais, nel sud della Borgogna. Una più suggestiva leggenda fa risalire la sua origine alle colline di Gerusalemme da dove questo vitigno sarebbe poi stato portato in Francia; sempre secondo questa leggenda il termine deriverebbe dall’ebraico Shahar Adonay “la porta di Dio”, proprio per la vicinanza delle vigne al Tempio di Dio. Anche se le sue origini non sono certe sembra che la sua provenienza sia il Medio Oriente.
Lo Chardonnay necessita di terreni argillosi, calcarei e delle loro combinazioni. È un vitigno vigoroso e produttivo che ben si adatta ai climi caldi e temperati, ma resiste anche ai climi più freschi, nonostante sia sensibile alle gelate primaverili a causa della sua precoce germogliatura. L’acino di media grandezza presenta una buccia di colore giallo dorato. Raggiunge la maturazione precocemente e ci regala vini versatili a seconda dei diversi terroirs: carichi di acidità e sapidità per la produzione dei grandi spumanti Metodo Classico, freschezza e note fruttate (ananas, mela verde) per piacevoli vini bianchi giovani, struttura e gradazione alcolica per grandi (e spesso leggendari) vini bianchi da elevare in legno.
In questa prima parte scopriamo:
Chablis
Nella Basse Bourgogne a circa 200 chilometri a sud-ovest di Parigi si trova la città di Chablis che si identifica nel proprio chardonnay, puro e unico, ottenuto da vigneti che si estendono per 20 chilometri nella valle del Serein su un terreno calcareo-marnoso ricco di sedimenti marini detto kimmeridge.
Il clima è decisamente fresco e ogni anno si deve combattere contro le gelate primaverili ricorrendo anche all’utilizzo di stufe in vigna.
Lo Chablis (tranne rarissime eccezioni) è un vino che esprime il proprio territorio, carattere e finezza senza la maturazione in legno: freschezza e mineralità sono protagoniste indiscusse.
L’Apellation d’Origine Contrôllée Chablis è suddivisa in quattro zone:
– Petit Chablis
Comprende i vigneti delle zone collinari più alte dove il suolo ricco di calcare consente l’elaborazione di vini delicati e freschi con note agrumate.
Chablis è la zona più estesa e produttiva (3257 ha) situata nelle zone più pianeggianti in cui si producono i vini più diretti e conosciuti, caratterizzati da sentori di ananas, pompelmo, fiori d’acacia, la tipica pietra focaia e un gusto sempre fresco e sapido.
– Chablis Premier Cru
Include 40 climats (parcelle di vigneto) posti su entrambe le rive del Serein: sulla riva sinistra i climats come Les Vaillons, Montmains e Côte de Léchet si esprimono in vini dotati di grande mineralità (sempre pietra focaia) e finezza, invece sulla riva destra i climats come Fourchaume, Mont-de-Milieu e Montée de Tonnerre godono di una maggiore esposizione al sole e si declinano in vini più morbidi, corposi e con note di frutta esotica.
– Chablis Grand Cru
Prodotto esclusivamente nel comune di Chablis, si estende solo su 100 ha esposti a sud-ovest e sud-est lungo la riva destra del Serein. Comprende sette leggendari climats: Blanchot, Bougros, Les Clos, Grenouilles, Preuses, Valmur e Vaudésirs che rivelano eccellenti vini dominati all’olfatto da melone maturo, ginestra, pepe bianco, l’immancabile pietra focaia e al gusto da un perfetto equilibrio di freschezza e morbidezza. Unica eccezione… spesso gli Chablis Grand Cru vengono elevati in legno nelle pièces borgognone o nelle feuillettes locali.
Degustazioni:
Petit Chablis Les Allées du vignoble 2018 – Le Domaine d’Henri
Giallo paglierino con riflessi verdolini, all’olfatto libera subito sentori di pompelmo e lime, accompagnati da note di felce e sul finale un ricordo minerale. Al gusto spiccano la piacevole freschezza e la costante sapidità; struttura elegante e persistenza dimostrano la sua qualità: 91/100
Chablis Premier Cru Montée de Tonnerre 2011 – Olivier Leflaive
Giallo paglierino e cristallino, all’olfatto è intenso e avvolgente, evidenziando un bouquet di mela Granny Smith matura, ananas, biancospino e maracuja seguiti subito da pietra focaia e infine anice stellato. Al gusto è caldo e rotondo, bilanciato da un’ottima freschezza e sapidità; eccellente struttura e intensità completano la sua grande armonia: 95/100