La vite è una delle piante più esigenti nei confronti delle condizioni climatiche perché teme il caldo eccessivo, ma anche il freddo e l’umidità.
Questi ultimi infatti agiscono creando un ambiente ideale per le muffe che danneggiano le uve, ma se l’umidità è scarsa e il caldo eccessivo, le foglie chiudono i loro pori (stomi), trattengono l’acqua e bloccano la produzione di zuccheri.
Quanto può aiutare la vicinanza di un corso d’acqua? Quali sono i pro e i contro? Proveremo a fare un po’ di chiarezza.
L’acqua gioca un ruolo fondamentale nella coltivazione della vite; non solo per l’ irrigazione che aiuta soprattutto negli ambienti caldi a far acquisire alle uve la giusta acidità, ma anche la vicinanza con un fiume, il mare o con un lago può rivelarsi fondamentale.
Una delle funzioni è quella di volano termico; l’acqua infatti riflette la luce e immagazzina calore che cederà durante la notte, funzione fondamentale nelle zone più fredde.
Ma la vicinanza con un corso d’acqua non è il solo vantaggio, perché anche in questa situazione, come un po’ per tutto il mondo del vino, è una questione di equilibri, quelli che crea la natura.
A sud di Bordeaux nella zona del Sauternes il Ciron, un piccolo fiume che sfocia nella vicina Garonna, porta acqua più fresca che permette la formazione di una nebbia mattutina indispensabile per lo sviluppo della botrytis cinerea.
Ma se a questo periodo di umidità non ne facesse seguito uno più secco e asciutto, gli acini non si arricchirebbero in zucchero e glicerina diventando totalmente marci.
Anche il mare è fondamentale; un esempio è quello della DOC Menfi, una piccola città della Sicilia occidentale in provincia di Agrigento, un territorio straordinariamente vocato per la viticoltura.
Qui l’ambiente marino fa in modo che le uve acquisiscano la giusta sapidità e la salsedine. Inoltre, protegge gli acini dagli attacchi della peronospora anche in annate in cui le zone limitrofe sono fortemente colpite.
Ma anche qui non sono tutti vantaggi; il mare infatti può essere causa di troppa umidità e quindi di marciume, mentre lo scirocco che soffia caldo e impetuoso può bruciare i grappoli.
Un’altra zona in cui l’acqua è attrice protagonista è il Lago di Garda, territorio ideale per la produzione di vini e per tutta l’agricoltura in generale.
La temperatura qui è mitigata dalla notevole massa d’acqua. In inverno, infatti, il clima è meno rigido rispetto alle zone circostanti. Inoltre il lago funge da crocevia per i venti freschi che scendono dalle Dolomiti a nord e quelli più caldi che arrivano dalla pianura padana. Anche in questa zona un problema è la troppa umidità e quindi muffe.
Abbiamo dunque visto, come l’acqua sia un’alleata della vite, ma solo se si crea quell’equilibrio con il resto del territorio. Equilibrio che nel mondo del vino è un fattore da cui non si può prescindere.